Un assaggio del tango in Argentina.

Sarah Griffiths,esperta sulle destinazione del Centro+Sud America.
Non mi sono mai sentita vicina o parte di qualcosa, o a casa, come mi sono sentita ballando Tango a Buenos Aires.

Comunque,devo ammettere che, appena prima della mia classe di tango, ho speso un paio di snervanti ore aspettando che mi venissero a prendere. Non avendo mai ballato tango prima, o neanche avendolo visto ballare, ero abbastanza tesa. Da tipica Britannica, non volevo sembrare ridicola.

I miei maestri, Costanza e Marcelo, passarono a prendermi alle 21.00 e da lì andammo fino a una sala da ballo nel quartiere Palermo a Buenos Aires. Arrivati, hanno iniziato dalla base insegnandomi, una a una, le iù semplici costruzioni per ballare tango. Così iniziai a lasciarmi andare; non era così difficile o imbarazzante come avevo pensato. Ovviamente entrambe gli amanti di questa danza, Costanza e Marcelo, mi fecero sentire completamente a casa, benvenuta in un ambiente nuovo come quello di una sala da ballo e a mio agio nel processo di apprendimento.

Costanza apprese a ballare tango da suo padre quando era solo una bambina. Marcelo iniziò con Costanza quattro anni fa e non ha mai guardato indietro. Da allora hanno costruito una perfetta collaborazione e amicizia, basandosi sull’amore per questa danza e complementandosi l’uno con l’altro nell’insegnamento. Entrambe sono davvero due incantevoli persone, con le quali è molto piacevole trascorrere la serata, nonostante tu non abbia mai messo piede su una pista da ballo.

Avendo passato un’ora imparando e praticando i passi base per sentirmi abbastanza sicura, ci dirigemmo poi in una vera e propria milonga (tango club). In un mondo sempre pù inondato di “stratagemmi per turisti”, questa fu un’esperienza veramente autentica, una rarità. Per quanto potevo vedere, ero la sola turista e sentii di vivere un’esperienza “reale”.

Ci sedemmo a un tavolo vicino alla pista da ballo, mangiammo empanadas e guardammo la fine di una classe di gruppo prima che la pista si aprisse a chiunque volesse ballare. La cosa che più mi ha colpito della milonga, è che metteva insieme persone di tutte le età; c’erano diciottenni che ballavano con ottantenni ed era meraviglioso da vedere. Ho delle difficoltà a pensare a un’altra attività serale che unisce diverse generazioni in questo modo.